IX Congresso Nazionale
Proposte di Educazione Fisica nella scuola elementare
Parma, 20 novembre 2004
Presidente del Congresso: Federica La Ferla
PRESENTAZIONE
“Fin dal 1862, quando il Natoli con D.R. stabilì che tutte le scuole medie dovessero avere l’insegnamento della ginnastica, non si tenne conto che gli insegnanti non erano ancora formati e che le palestre indispensabili a tale disciplina non esistevano affatto…Venne poi la legge 7 luglio 1878 su la obbligatorietà della ginnastica in tutte indistintamente le scuole e gli istituti maschili e femminili, eccezion fatta solo per le Università… Si nominarono quindi maestri (di ginnastica) quanti si presentarono; sottufficiali tornati dall’esercito, maestri di ballo, di scherma, d’equitazione, saltimbanchi, barbieri, ecc. ed alle palestre non si pensò affatto…(omissis)… Angelo Mosso proclamava che bisognava sostituire (all’Educazione Fisica) i giuochi inglesi …(ed) un certo numero di maestri, per sottrarsi alla fatica del mantener la disciplina più che per altro, si schierarono dalla parte dei giuochi “ (da E. BAUMANN, “L’educazione fisica italiana e le panzane del Prof. Angelo Mosso“,1906, p. 3 e seg., ripubblicato su “I.D. EDUCAZIONE FISICA”, anno VI, N.l, 1997).
A distanza di oltre un secolo dalle denunce del Baumann la situazione della Educazione Fisica nella scuola elementare, oggi, è molto cambiata: l’Educazione Fisica non c’è più.
E allora diventa veramente importante mostrare che cosa si potrebbe e si dovrebbe imparare da bambini, e come, e perché; mostrare che cosa potrebbe essere fatto in ogni scuola d’Italia, con grande beneficio di tutti i bambini, da quello più “portato” a quello più “goffo”, da quello atleticamente perfetto al bambino che non lo è, dal bambino che ha mille possibilità a quello che deve limitare le proprie esperienze motorie a ciò che gli offre la scuola.
Lo scopo di questo nostro IX Congresso è quello di offrire al mondo della scuola una proposta concreta per una “educazione fisica” razionale, democratica e volta davvero alla buona salute ed all’efficienza fisica delle nuove generazioni.
Federica La Ferla