Carta etica della ginnastica
1) La Ginnastica, secondo la definizione data da G. Mercuriale (De Arte Gymnastica, 1601), è “la scienza che studia l’esercizio fisico, gli effetti che con esso si possono produrre sull’organismo umano e che ha per fine il conseguimento ed il mantenimento della buona salute”.
2) Tutti i bambini hanno DIRITTO a “IMPARARE A MUOVERSI”. Questo insegnamento, per le sue valenze educative, igieniche e salutari, deve rientrare tra i compiti della scuola.
3) La palestra deve essere fornita di tutti gli attrezzi della Ginnastica classica (www.sief.eu), al fine di consentire le massime opportunità di “imparare a muoversi”, date le caratteristiche di naturalezza, difficoltà e pericolosità, che accomunano gli attrezzi della Ginnastica classica all’ambiente naturale.
4) Gli esercizi di Ginnastica proposti durante le lezioni vanno conosciuti nell’esatta localizzazione del loro effetto motorio (aspetto scientifico) e selezionati in base alla loro utilità, in relazione al livello ed alle esigenze della classe (aspetto pedagogico-didattico).
5) L’insegnante deve provvedere alla massima sicurezza durante le lezioni di Ginnastica. Questa viene raggiunta, più che attraverso la ovvia presenza di un numero sufficiente di tappeti/protezioni, dalla meticolosa applicazione della metodologia didattica, vale a dire dal rispetto dei precetti di gradualità, progressività, stazionamento e ritorni, propri della disciplina (M. Pecchioli, Teoria dell’esercizio fisico, Firenze 2005)
6) Una classe politica che si impegnasse alla reintroduzione della GINNASTICA classica in tutte le scuole di ogni ordine e grado, così come fu fatto nel 1878 dall’allora Ministro della Pubblica Istruzione Francesco De Sanctis, con la Legge che porta il suo nome, deve anzitutto possedere una chiara visione delle MOTIVAZIONI che devono sottostare a tale atto, che sono principalmente ed essenzialmente di ordine igienico – sanitario.
L’aspetto EDUCATIVO insito nella disciplina, pur basandosi su precetti etici condivisi come la lealtà, il rispetto e via dicendo, comuni del resto con tutto l’ambito educativo scolastico, dovrà limitarsi alle VERITÁ SCIENTIFICHE nel campo dell’educazione fisica, “applicazione pratica delle norme igieniche” (E. Baumann), mentre dovrà rifuggire da ogni educazione religiosa o politica.
Questo al fine di evitare ogni strumentalizzazione della Ginnastica, che è avvenuta e che avviene tuttora in ogni regime autoritario e dittatoriale.
Firenze, giugno 2013