Ginnastica per adulti
L’ADULTO… IL BAMBINO di ieri e l’ANZIANO di domani.
Questa semplice considerazione in realtà è densa di significato, e riempie di responsabilità chi ha il compito di provvedere alla sua “educazione”.
Per quanto riguarda strettamente l’educazione fisica, essa sottolinea due aspetti fondamentali:
1) È da BAMBINI che si pongono le basi per le conoscenze e la vita futura.
Se questo vale per tutti gli apprendimenti (ad es. lo studio di una lingua straniera), lo è ancora di più per quanto riguarda l’efficienza fisica: alcune cose si imparano bene da bambini, da adulti è molto più difficile (si pensi alle verticali).
2) L’aumento della vita media ci “obbliga” a restare “sani ed efficienti” molto più a lungo di quanto avverrebbe in natura.
Questo ci “obbliga” al massimo RISPETTO del nostro corpo, che deve “durare” a lungo e non deve perciò essere USURATO (usato oltre misura) con attività che, sebbene divertenti e socializzanti, spesso causano il precoce esaurimento del nostro apparato locomotore.
La storia della ginnastica ci ha lasciato indicazioni chiare in questo senso:
Le tecniche I.D. (che costituiscono il moderno configurarsi della Ginnastica Classica) hanno fatto proprio questo importante concetto.
La Ginnastica eseguita “secondo le tecniche I.D.” consente infatti di conseguire e mantenere (possibilmente dopo averla acquisita da bambino), la massima EFFICIENZA FISICA possibile: ciò viene conseguito nel RISPETTO delle capacità e dei limiti imposti dalle condizioni del proprio APPARATO LOCOMOTORE, per non incorrere in incidenti (traumi), in sovraccarichi funzionali (microtraumi) o, fattore insidioso che rende perlomeno a rischio il tanto amato “camminare o correre” oggi così in voga, nell’usura precoce delle proprie articolazioni (artrosi).
“Come affrontare l’artrosi” di Marco Pecchioli
Per approfondire: