Come affrontare l’artrosi
di Marco Pecchioli
Ci sono 2 modi di porsi di fronte alla patologia degenerativa dell’apparato locomotore (artrosi):
– Un modo è quello di seguitare a fare ciò che ci pare e piace, incluso le attività sportive dannose, infischiandocene della malattia e prendendo farmaci per non sentire il dolore malgrado il danneggiamento articolare; peggiorare fino al punto in cui non si può fare più niente se non sostituire chirurgicamente l’articolazione distrutta con una articolazione artificiale (protesi) e mettersi allora nelle mani della tecnologia per tutto il resto della vita, incluso reiterati ed inevitabili interventi chirurgici successivi.
– L’altro modo è invece quello di preoccuparsi per tempo del pericolo in atto (diagnosi precoce) e di rispettare tutte le regole di igiene del movimento necessarie per fermare la malattia o rallentarla al punto di non poter nuocere eccessivamente e di non condizionare oltre un certo limite la nostra esistenza, pur continuando le nostra attività, magari con certe accortezze.
Questo secondo modo di affrontare il problema prevede semplicemente il rispetto di certi comportamenti motori e posturali durante i gesti della vita quotidiana, la rinuncia o la riduzione di certe attività sportive palesemente lesive dell’articolazione malata, il ritorno al peso forma quando tale problema si ponga (e ciò è utile anche perché l’obesità oltre ad essere sgradevole è anche dannosa) e la pratica costante, secondo certi ritmi, di ginnastica medica secondo le tecniche I.D. per tutta la vita.
Quest’ultima (la ginnastica medica) può essere paragonata alla pratica igienica di lavarsi, che è anch’essa una cosa da farsi per tutta la vita… e non è certo una condanna.
Marco Pecchioli
Firenze, 01 ottobre 2001