Lettera SIEF del 20 ottobre 2020
Spett. Presidente,
Spett. Ministri,
in relazione agli ultimi sviluppi dei provvedimenti per il contenimento del contagio, in particolare per quanto riguarda il rischio di chiusura per le palestre, in qualità di Presidente SIEF Società Italiana di Educazione Fisica, sono a precisare quanto segue:
1) Nelle palestre si pratica la GINNASTICA, così definita:
“scienza che studia l’esercizio fisico, gli effetti che con esso si possono produrre sull’organismo umano
e che ha per fine il conseguimento ed il mantenimento della buona salute”
(da G. Mercuriale, De Arte Gymnastica, 1569)
Nelle palestre si attua, pur con modalità molto eterogenee, la EDUCAZIONE FISICA, che si definisce come:
“applicazione pratica delle norme igieniche”
(E. Baumann, L’educazione fisica nelle scuole specialmente elementari, Roma 1873)
Nelle palestre non ci sono gare, non si va per vincere, non ci sono premi e non c’è nemmeno il tifo per questo o quell’altra squadra o persona: si va per stare bene, per la nostra salute, per imparare a muoversi, migliorando così la nostra efficienza fisica e la resistenza del nostro organismo.
Va notato inoltre che, a partire dal 25 maggio data della loro riapertura, non c’è stato alcun segno di peggioramento nella diffusione del virus, dato il grande sforzo in questo senso attuato dalla maggior parte degli operatori del settore.
2) Ai fini di un’azione politica razionale, è necessario operare una chiara distinzione tra quanto è “sport” e quanto non lo è, né vuole esserlo: l’utilizzo indiscriminato di tale termine, usato ormai nel linguaggio comune per indicare ogni forma di attività (anche non di movimento: basti pensare al gioco degli scacchi…), non può estendersi anche nel linguaggio politico né tantomeno in quello legislativo, pena danni enormi a livello sociale e sanitario.
3) Occorre quindi stabilire una chiara definizione di sport.
Questa è quella proposta dalla SIEF, società scientifica della materia:
SPORT= gara tra atleti, finalizzata al conseguimento di un PREMIO mediante la vittoria
Tale definizione consente anzitutto di chiarire che lo sport, pur avendo, al pari e probabilmente di più che tutte le altre attività lavorative, implicazioni economiche enormi nel tessuto sociale, non ha come obiettivo primario la salute, la quale anzi viene spesso sacrificata in nome della carriera, della gara, della prestazione.
Va osservato che molte realtà diffuse nel sociale, pur utilizzando il termine (fuorviante) “sport per tutti”, hanno le finalità e si basano sui valori dell’educazione fisica e della ginnastica, e nulla quindi hanno a che vedere con lo “sport” propriamente inteso.
Siamo certi che il nostro Governo saprà prendere atto di tutto ciò e saprà prendere decisioni giuste e sensate nei confronti delle palestre di educazione fisica, che da quanto detto appaiono essere, così come l’educazione fisica scolastica, dei presidi essenziali per la popolazione, necessari quanto l’approvvigionamento alimentare e l’istruzione scolastica.
A disposizione per qualunque informazione o chiarimento, porgo cordiali saluti.
Cristina Baroni
Presidente SIEF