LETTERA A “LA NAZIONE”

Gentile Redazione,

Come presidente della Società Italiana di Educazione Fisica devo esprimere il mio profondo sdegno per l’articolo apparso ieri, mercoledì 29 agosto 2023, su questo giornale.

Non solo per la confusione (ormai diffusa) tra attività curricolare nella scuola e lo sport, ma anche, e soprattutto, per il modo con cui vengono considerate la “vecchia” educazione fisica (“vista finora come un momento di svago”) e la stessa “educazione motoria” (termine anch’esso purtroppo diffuso, ma privo di qualunque fondamento, mancando nell’università lo studio di tale materia), sintetizzata in quei “Cinque esercizi da proporre” che farebbero rabbrividire ogni esperto del settore.

E a questo proposito ricordo che l’Educazione Fisica (allora detta semplicemente “Ginnastica”) venne inserita in tutte le scuole di ogni ordine e grado già nel 1878, la sua presenza venne ribadita con la Legge Sonnino-Daneo-Salandra del 1909, e uno dei grandi danni del fascismo fu quello di interrompere questa storia, attraverso l’eliminazione, con i sistemi che ben conosciamo, della sua memoria storica, diventando poi la “ginnastica” qualcosa che, come già in alcuni ISEF (Istituti Superiori di Educazione Fisica), ha poco a che vedere con gli intenti  e lo studio “scientifico” dei suoi grandi Maestri. Oggi però esiste la SIEF, società scientifica della materia, e la sua Scuola di formazione, l’Istituto Duchenne di Firenze, rimasta l’unica scuola in Italia a formare Maestri di Ginnastica ed a portare avanti gli studi rimasti interrotti.

Perché la Ginnastica non è “momento di svago”, non è “va bene tutto, basta muoversi”. La Ginnastica si definisce come “la scienza che studia l’esercizio fisico, gli effetti che con esso si possono produrre sull’organismo umano e che ha per fine il conseguimento ed il mantenimento della buona salute” (da G. Mercuriale 1539-1606, mod.)

La Ginnastica a scuola, come è  stato da noi evidenziato (https://sief.eu/progetto-ginnastica-nella-scuola/) ha degli obiettivi specifici (relativi alla salute dell’apparato locomotore, e non solo) e delle finalità educative che la rendono uno strumento insostituibile e prezioso nella crescita e nella formazione dei bambini: insostituibile, perché con i grandi e piccoli attrezzi della Ginnastica Classica è possibile lavorare, con una adeguata metodologia didattica (tecniche I.D.), su tutte e 10 le “famiglie di movimento” previste nell’Educazione Fisica; preziosa, perché gli scopi dell’Educazione Fisica (questo è il nome della materia, prevista anche nella Indicazioni Ministeriali del 2012) non sono raggiungibili, proprio per la peculiarità dei suoi strumenti, da nessun’altra materia.

Per maggiori  informazioni: www.sief.eu.

Cristina Baroni
Presidente SIEF

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